Cancellare (transl. To erase, To annul)

🖍️ The Art of Erasing

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🎙️ COME SI PRONUNCIA?

[kan-chel-LAH-reh]

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VERBO
VERB

To erase, delete.

🇮🇹 Coprire o rimuovere scritte o segni da una superficie.
🇬🇧 To cover or remove writing or marks from a surface.

To cancel, call off.

🇮🇹 Annullare un impegno o un evento programmato.
🇬🇧 To annul a scheduled commitment or event.

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💬 ESEMPI

Cancellerò il tuo numero dalla mia rubrica.
I will erase your number from my contacts.

A causa del maltempo, hanno cancellato il concerto all'aperto.
Due to bad weather, they cancelled the outdoor concert.

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📚 ESPRESSIONI UTILI

Cancellare un appuntamento

→ To cancel an appointment

Ho dovuto cancellare l'appuntamento dal dentista perché mi sono ammalato.
I had to cancel the dentist appointment because I got sick.

Cancellare dalla memoria

→ To erase from memory

Vorrei poter cancellare dalla memoria quel brutto ricordo.
I wish I could erase that bad memory.

Cancellare dalla faccia della terra

→ To wipe off the face of the earth

Il terremoto ha quasi cancellato dalla faccia della terra quel piccolo villaggio.
The earthquake almost wiped that small village off the face of the earth.

Cancellare con la gomma

→ To erase with an eraser

Ho fatto un errore con la matita e l'ho cancellato con la gomma.
I made a mistake with the pencil and erased it with an eraser.

Cancellare con il bianchetto

→ To white out

Ho cancellato l'errore con il bianchetto prima di consegnare il documento.
I whited out the error before submitting the document.

Cancellare un volo

→ To cancel a flight

A causa dello sciopero dei piloti, la compagnia aerea ha dovuto cancellare diversi voli.
Due to the pilots' strike, the airline had to cancel several flights.

Cancellarsi da un impegno

→ To remove oneself from an appointment

Ho dovuto cancellarmi dalla lista dei partecipanti alla maratona per motivi di salute.
I had to remove myself from the list of marathon participants for health reasons.

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🔎 L’ORIGINE DELLA PAROLA

🇮🇹 Cancellare deriva dal latino cancellare, che originariamente significava "chiudere con un cancello o una grata". Col tempo, il significato si è esteso metaforicamente all'atto di coprire o rimuovere scritte.

🇬🇧 Cancellare comes from the Latin cancellare, which initially meant "to close with a gate or lattice". Over time, the meaning metaphorically extended to the act of covering or removing writing.

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🤓 LO SAPEVI CHE…

IMPRESS YOUR ITALIAN FRIENDS WITH CURIOUS FACTS ABOUT ITALY AND ITS CULTURE

🇮🇹 L’arte di cancellare

Ieri, durante la pausa pranzo, ho fatto un salto al museo di Treccani Arte, che si trova nello stesso edificio del nostro ufficio ed è uno spazio dedicato all’arte contemporanea. Mentre giravo tra le opere, mi sono fermata davanti a una di Emilio Isgrò, famoso artista siciliano, chiamata “Venti voci per la Treccani e dieci virgole per il mondo”.

Mentre la guardavo con aria confusa, Beatrice, una collega che lavora per Treccani Arte, si è avvicinata.

"Ciao Giulia, che bello averti qui! Ti piace l’arte contemporanea?"

"Ciao Bea! Mi piace, sì, ma faccio fatica a capirla...", ho risposto.

"Ahaha è normale. Capita spesso di sentire i visitatori dire 'Questo lo potevo fare anch’io', e in effetti è così. L’importante però è l’idea dietro l’opera.
Ad esempio, Isgrò cancella le parole per un motivo preciso. Non vuole distruggerle, ma farci concentrare su di esse in un mondo pieno di immagini. Cancellare per lui è un modo per dire 'no' a certe cose per poter dire 'sì' a quelle che contano davvero."

Ha continuato: "Isgrò crede che le parole siano fondamentali. Dice che è dalla parola che nasce il pensiero, non viceversa."

"E il titolo dell'opera?" ho chiesto, curiosa.

"Ah, il titolo è interessante!" ha risposto Beatrice. "Le 'venti voci' sono le voci, le parole, dell'enciclopedia che Isgrò ha scelto di mantenere, di preservare. Le 'dieci virgole' rappresentano le pause per riflettere. Isgrò dice che le virgole servono per fermarsi a ragionare: se non hai più le virgole, non pensi più."

Beatrice mi ha anche raccontato di aver studiato in Bocconi, dove c'è un'altra opera famosa di Isgrò. "Si chiama 'Cancellazione del debito pubblico'," mi ha spiegato. "È un'opera enorme, quattro metri per tre. Isgrò ha cancellato diagrammi, curve e numeri, lasciando solo alcuni zeri. Voleva farci riflettere non solo sul debito economico, ma anche su quello che ognuno di noi ha con se stesso e con gli altri nella società."

©Sky Arte

Alla fine della spiegazione, mi sentivo come se avessi scoperto un nuovo mondo. Per ringraziare Beatrice, le ho proposto: "Che ne dici di un caffè al bar di fronte? Hanno anche dei maritozzi buonissimi!"

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🇬🇧 The Art of Erasing

Yesterday, during my lunch break, I stopped by the Treccani Arte museum, which is in the same building as our office and is a space dedicated to contemporary art. As I was walking among the artworks, I paused in front of one by Emilio Isgrò, a famous Sicilian artist, called "Twenty Voices for Treccani and Ten Commas for the World".

While I was looking at it with a confused expression, Beatrice, a colleague who works for Treccani Arte, approached me.

"Hi Giulia, it's great to see you here! Do you like contemporary art?"

"Hi Bea! I do like it, yes, but I struggle to understand it..." I replied.

"Haha, that's normal. We often hear visitors say 'I could have done this myself', and indeed, that's true. But what's important is the idea behind the work. For example, Isgrò erases words for a specific reason. He doesn't want to destroy them but to make us focus on them in a world full of images. For him, erasing is a way to say 'no' to certain things and say 'yes' to what matters."

She continued: "Isgrò believes that words are fundamental. He says that thought comes from words, not vice versa."

"And what about the title of the work?" I asked, curious.

"Ah, the title is interesting!" Beatrice replied. "The 'twenty voices' are the entries, the words, from the encyclopedia that Isgrò chose to keep, to preserve. The 'ten commas' represent pauses for reflection. Isgrò says commas are used to stop and think: if you no longer have commas, you no longer think."

Beatrice also told me that she studied at Bocconi University, where there's another famous work by Isgrò. "It's called 'Cancellation of Public Debt'," she explained. It's a huge work, four meters by three. Isgrò erased diagrams, curves, and numbers, leaving only a few zeros. He wanted us to reflect not only on economic debt but also on the debt that each of us has with ourselves and with others in society."

At the end of the explanation, I felt like I had discovered a new world. To thank Beatrice, I suggested: "How about a coffee at the bar across the street? They also have delicious maritozzi!"

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